Taci.
Sulle soglie
della vigna non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano acini e raspi
lontani.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove sui tralci
salmastri ed arsi;
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri nasi rossi,
piove su le nostre mani
gelate,
su i nostri giacconi
pesanti,
su i freschi pensieri
che la scuola schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o professore.
E andiam di fratta in fratta,
Guardando la vigna.
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