mercoledì 21 marzo 2018

Giornata mondiale della poesia





Muoiono i poeti
ma non muore la poesia
perché la poesia è infinita
come la vita.



Aldo Palazzeschi

3 commenti:

  1. Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
    Nescio, sed fieri sentio et excrucior.

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  2. Ci sono donne...
    E poi ci sono le Donne Donne...
    E quelle non devi provare a capirle,
    perché sarebbe una battaglia persa in partenza.
    ...
    Amale sapendo che non ne hanno bisogno:
    sanno bastare a se stesse.
    Ma appunto per questo, sapranno amare te
    come nessuna prima di loro.

    "Le donne" di Alda Merini

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  3. Toglimi il pane, se vuoi,
    toglimi l’aria, ma
    non togliermi il tuo sorriso.

    Non togliermi la rosa,
    la lancia che sgrani,
    l’acqua che d’improvviso
    scoppia nella tua gioia,
    la repentina onda
    d’argento che ti nasce.

    Dura è la mia lotta e torno
    con gli occhi stanchi,
    a volte, d’aver visto
    la terra che non cambia,
    ma entrando il tuo sorriso
    sale al cielo cercandomi
    ed apre per me tutte
    le porte della vita.

    Amore mio, nell’ora
    più oscura sgrana
    il tuo sorriso, e se d’improvviso
    vedi che il mio sangue macchina
    le pietre della strada,
    ridi, perché il tuo riso
    sarà per le mie mani
    come una spada fresca.

    Vicino al mare, d’autunno,
    il tuo riso deve innalzare
    la sua cascata di spuma,
    e in primavera, amore,
    voglio il tuo riso come
    il fiore che attendevo,
    il fiore azzurro, la rosa
    della mia patria sonora.

    Riditela della notte,
    del giorno, delle strade
    contorte dell’isola,
    riditela di questo rozzo
    ragazzo che ti ama,
    ma quando apro gli occhi
    e quando li richiudo,
    quando i miei passi vanno,
    quando tornano i miei passi,
    negami il pane, l’aria,
    la luce, la primavera,
    ma il tuo sorriso mai,
    perché io ne morrei.


    "Il tuo sorriso"
    -Pablo Neruda

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