lunedì 15 luglio 2019

I said "I love you" you said "Goodbye" - Capitolo 5

Derek's pov


Saranno ore che sono chiuso in camera pensando a Sofia... Ancora non riesco a credere che lei sia la mia ragazza, sarebbe piaciuta tanto a mia madre. Molte volte prendo una delle sue foto più belle e le parlo, le parlo tanto ed ogni volta finisco per piangere.
Dopo dieci minuti che sembrano anni decido di parlarle anche oggi:
"Ciao mamma,
 A volte vorrei che tu fossi qui, per esempio adesso. Vorrei tanto che tu conoscessi Sofia, sai, ti sarebbe piaciuta, ha le tue stesse passioni: ama la lettura, la scrittura e lo sport, quando sono con lei mi sembra di essere con te.
Sai, ti somiglia molto per il semplice fatto che ha gli occhi verdi ed i capelli mori e lunghi come i tuoi.
Sappi che ti penso spesso e mi manchi tanto, ti voglio bene".

Anche oggi sono finito in lacrime.

Ad un certo punto sento dei passi dirigersi verso la mia camera da letto, mi asciugo in fretta le lacrime e poco dopo sento bussare alla porta della mia stanza e vedo la maniglia abbassarsi violentemente. Mi giro di colpo e vedo Emma entrare nella mia stanza: si è trasferita da poco nella scuola di Sofia, io la conosco ormai da anni e mi viene dietro da quando ci siamo conosciuti, è sempre stata odiosa nei confronti di tutti, ma con me cerca sempre di essere gentile e graziosa.
<< Cosa vuoi? >> le domando.
Mi fissa come se fossi l'ottava meraviglia del mondo: << Cosa ci fai con Sofia? Ci sono ragazze molto più belle di lei qui a Verona >> mi dice.
La fisso con la fronte aggrottata.
<< Io voglio lei e nessun'altra, volevo una ragazza in grado di sconvolgermi la vita in senso positivo e lei ci è riuscita, ci sto bene e non ho intenzione di lasciarla, okay? >> le rispondo convinto di ciò che sto dicendo.
<< Sofia non è poi così bella. Non si trucca quasi per niente, ha sempre quei dannati capelli legati ed è sempre stata chiusa con molte persone >> mi risponde.
In questo momento vorrei Sofia con me e non Emma, vorrei essere sdraiato sul mio letto l'uno accanto all'altra, con lei fra le mie braccia ed il suo viso contro il mio petto, mi piacerebbe tanto sentire il suo profumo sulle mie lenzuola.
<< Senti, Emma, io voglio solo Sofia nella mia vita, quindi ora vai via perché tanto con me non avrai mai una possibilità. Ciao >>.
Emma esce dal portone dal portone di casa con le lacrime agli occhi, come al solito. Circa mezz'ora dopo, bussa mio padre alla porta:<< Derek, vieni a cenare? È pronto >> mi avvisa.
<< No, papà ,non ho appetito, forse più tardi mangerò qualcosa >> gli rispondo un po' agitato.

Decido di telefonare a Sofia: il cellulare squilla, ma Sofia non risponde, le scrivo messaggi su messaggi ma non risponde nemmeno lì.
<< Papà? Papà? >> chiamo mio padre urlando.
<< Derek, che succede? Perché sei così agitato? >> mi risponde mio padre, preoccupato.
<< Sofia... >> gli dico bloccandomi senza aggiungere altro. Una lacrima mi riga il viso: cosa le sarà successo?
<< Che è successo a Sofia? Parla >>
<< Non mi risponde né alle chiamate né ai messaggi, ho paura che possa esserle successo qualcosa >> gli confesso in lacrime.
<< Aspetta, provo a chiamare a casa, magari risponde lì >> mi risponde tranquillizzandomi.
Ma purtroppo non risponde neanche lì.

L'agitazione si fa sempre più forte e non riesco più a capire cosa mi sta succedendo.

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