mercoledì 28 agosto 2019

Capitolo 9

Derek's pov
<< Cleo, voleva controllarmi il cellulare per vedere chi era >> le risposi
<< Lasciala, è inutile che ci stai ancora insieme >> mi disse con certezza.
Ho paura di farla soffrire dopo quello che le è successo:<< Dai, chiamala e lasciala, che aspetti? >> mi domanda scontrosa
<< Okay provo a telefonarle >> le dico. Il cellulare continua a squillare ma lei sembra non rispondere, e proprio quando sto per richiudere Sofia risponde:<< Ciao Derek dimmi >> ho paura di non riuscire a dirle ciò che le devo dire, sono stato così bene con lei in questo periodo:<< Dai, diglielo che aspetti? >> mi sussurra Cleo sottovoce:<< Senti Sofi devo confessarsi una cosa... Quando eri in coma... Ho iniziato a sentire un'altra ragazza e preferisco che rimaniamo amici. Scusami. >> le dico
<< Ma che stai dicendo? >>  mi domanda come se stesse piangendo :<< Hai capito benissimo. Ora scusami devo andare, è stato bello finché è durata >> le dico e riattacco. È stato difficile ma ce l'ho fatta.

Sofia's pov 
Non riesco a crederci, com'è potuto succedere? Ha approfittato del fatto che io fossi in coma per iniziare a sentire un'altra ragazza. Provo a chiamare Stefano: colui che per me c'è sempre stato, colui che mi ha sempre asciugato le lacrime quando ce n'era bisogno, colui che mi sopporta e mi supporta allo stesso tempo:<< Ehi, piccolina dimmi >> mi risponde Stefano dopo due squilli:<< Ste puoi venire qui in ospedale da me? >> gli rispondo piangendo:<< Sofi che hai? Perché piangi? >> mi chiede impanicato:<< Non fare domande, ti prego vieni qui >> gli dico:<< Ve bene, tra venti minuti sono da te. >> mi risponde riattaccando.
Esattamente venti minuti più tardi sento bussare alla porta della mia stanza: è lui, appena lo vedo riesco a calmarmi e mi asciugo le lacrime, si siede in fondo al mio letto continuando a fissarmi:<< Dai, piccolina smetti di piangere, ora ci sono io qui con te, non pensarci più>> mi tranquillizza mettendomi un braccio sulle spalle, stringendomi a lui, poso la testa sulla sua spalla e gli prendo la mano libera  con la consapevolezza che lui sarà sempre presente nella mia vita.
<< Non sai quanto hai fatto preoccupare me, Marco e Cassie >> mi dice guardandomi, ero consapevole del fatto che loro, le persone di cui mi ero fidata ciecamente, fossero state in pensiero per me, ho sempre avuto tanta fiducia in loro forse perché ci sono sempre stati quando io ero giù, quando avevo bisogno di qualcosa, quando stavo male, ed anche io ho fatto lo stesso con loro.
La nostra conversazione viene interrotta da un'infermiera con una ragazza su una sedia a rotelle:<< Sof lei sarà la tua compagna di stanza fino a quando non ti dimettono. >> mi dice l'infermiera.
La guardai nella speranza di essere dimessa il prima possibile.

Due giorni dopo
Finalmente mi hanno dimesso e sono tornata a casa, il mio migliore amico, Stefano, mi è sempre stato accanto e mi ha messa in guarda da Matteo che mi ha scritto una settimana prima di essere dimessa.
Stefano ha paura che Matteo possa farmi del male, a me sembra un bravo ragazzo, mi fa stare bene: mi dà nomignoli stupidi, fa battutine stupide sulla mia altezza ma so che scherza e non gli do troppo peso.



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